lunedì 7 gennaio 2013

Imparare da chi ha più esperienza

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Vi proponiamo alcuni ritagli dell'intervista fatta dal mensile "L'Impresa" a Dan Peterson, allenatore e telecronista nel mondo del basket.
Condividiamo molto delle sue risposte a nostro parere importanti e piene di significato.

Molte di queste Vi sembreranno ovvie, scontate e solamente teoriche, in realtà sono frasi che esprimono in breve concetti e sistemi per governare un'azienda.







Come si costruisce una squadra vincente?
"La domanda è semplice. La risposta complicatissima. In qualsiasi campo, aziendale o sportivo, occore avere un talento.
E' facile vincere se in campo hai Michael Jordan o Magic Johnson, ma nella realtà ci dobbiamo rendere conto che non avremo mai la squadra perfetta.
Io penso che l'allenatore sia come un sarto. Deve prendere le misure del proprio cliente. Ogni vestito va fatto su misura. Il bravo allenatore, come il manager, non è il sistemista che impone solamente le regole del suo sistema. Al contrario, deve adattare lo schema ai giocatori di cui dispone in quel momento. Anche i manager dovrebbero ragionare così. Questo è il primo passo. Poi occorre definire i ruoli, far sentire tutti importanti, non indispensabili. E soprattutto far sognare le persone, trascinandole verso un obiettivo ambizioso."


Nelle squadre ci sono tante persone diverse. Come creare un giusto mix?
"Flessibilità e pazienza. L'ho imparato in Cile, dove allenavo la nazionale di basket. Non tutti i giocatori venivano con regolarità agli allenamenti. Allora io ripetevo lo stesso allenamento più volte in modo tale che tutti sapessero le stesse cose, perchè se non partecipi al meeting precedente, non capisci più di cosa si parla.
Quindi anche nelle aziende bisogna ripetere più volte, valori e messaggi."



Come allenarsi in azienda?
Chi conduce un allenamento non deve parlare troppo. Nelle imprese spesso i capi si limitano a dare obiettivi sempre più ambiziosi. Così la gente si chiede: Come? Con quali strumenti?
Il coach o il manager devono dare questi strumenti, gli arnesi, i sistemi, un metodo, una tattica. Non basta dire "forza ragazzi, io credo in Voi"".


Che importanza hanno esempi e comportamenti?
Il mondo del lavoro ha subito un grosso cambiamento in questi ultimi anni. Il boss non può più stare solamente in ufficio, ma deve mettersi in gioco insieme alle persone di fiducia. Non facendo la stessa cosa, perchè diventerebbe un doppio ruolo, ne facendo parte integrante del sistema perché deve avere comunque la possibilità di fare altre cose, ma deve ascoltare quelli che lavorano per lui.
Deve chiedere: "Come vedi questo problema? Come lo affronteresti?". Così sarà visto positivamente, interessato e attento a ciò che gli viene detto, ed in contemporanea arricchito di informazioni. Pensiamo all'orgoglio di chi vede le proprie idee messe in pratica."


Come si fa a diventare un grande manager?
Avere umiltà. Ascoltare i grandi saggi ed imparare da loro. Cercare le persone senior ed imparare da loro. Poi magari fare di testa propria, ma farsi un'idea grazie all'esperienza. Chiedi ai tuoi collaboratori cosa invidiano dai propri concorrenti. Cosa ruberebbero da loro. Chiedi tanti suggerimenti e capirai dove sbagli e dove devi migliorare. Il manager fa più domande che dichiarazioni. Interroga più che fare discorsi.

Coraggio imprenditori!



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2 commenti:

  1. Veramente un bellissimo Post. Reale, attuale e vivo.
    Non è molto semplice mettere in pratica queste cose.....però se viene fatto si ottengano ottimi risultati.
    Almeno credo....

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