venerdì 25 gennaio 2013

Si chiama RESILIENZA!

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Questa parola può avere più significati e Wikipedia la definisce adeguatamente per ogni settore:
> in ingegneria è la capacità di un materiale a resistere a urti improvvisi
> in informatica è la capacità di un sistema di adattarsi alle nuove condizioni d'uso
> in psicologia è la capacità dell'uomo ad affrontare le avversità della vita, a superarle ed uscirne trasformato positivamente
Sinonimi di resilienza sono: elasticità e mobilità.
Genericamente la resilienza viene definita come la capacità di adattamento e la flessibilità, verso nuovi comportamenti, quando i precedenti non sono più adeguati.    







Ma è nelle aziende che questa parola assume significati importanti, in quanto determina la disponibilità imprenditoriale alle innovazioni. 
Ed è nel nostro lavoro, strettamente legato all’organizzazione della produzione, che spesso chiediamo disponibilità al rinnovo, sia nei metodi che, talvolta, nelle attrezzature, allo scopo di migliorare le condizioni tecnico-economiche dell’azienda.
Certo il cambiamento è cosa complessa e talvolta anche costosa, così che, più spesso di quanto crediamo, si preferisce rinunciarvi!
Ma i cambiamenti sono indispensabili a mantenere l’azienda competitiva.
Un esempio che ci “tocca” da vicino: un’azienda produttrice di serramenti in legno, meritevole di riconoscimento dalle imprese clienti, per la buona qualità e l’ottimo servizio offerto, oggi si trova ad affrontare una difficile situazione per la sensibile riduzione del fatturato e per il poco roseo futuro, visto che molte imprese con le quali collaborava, non esistono più. Non avendo una propria rete commerciale (non ne ha mai avuto necessità), non avendo una gamma di articoli innovativi da proporre (la cantieristica chiedeva solo un buon prezzo), non avendo attrezzature flessibili (ha lavorato sempre in larga serie), la proprietà è disorientata dalle difficoltà prospettate in un piano di ristrutturazione così significativo.

Molte sono le aziende che stanno affrontando le stesse difficoltà e molte altre quelle che hanno già “presentato i libri” al tribunale, scendendo in concordato se non presentando richiesta di fallimento.
Purtroppo in molti casi ci viene detto: << se l’azienda non da utili, ma solo costi, deve essere chiusa>> oppure <> etc etc.
Noi comprendiamo la paura che cresce in ognuno di noi, ma troviamo comunque da ridire per chi la pensa così! Non capita che le cose precipitino a brevissimo termine, quindi, forse, era prevedibile l’andamento del mercato e magari era anche possibile intraprendere una strada di cambiamento!
Da qui la “resilienza”!  Meglio lasciare perdere che rinnovarsi!

Forse, però, non è troppo tardi per iniziare...quindi, come sempre, "coraggio imprenditori".


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9 commenti:

  1. Cari Amici,come la mettiamo col fatto che anche chi ha innovato e diversificato come noi ora si trova male? Chi poteva mai pensare a un crollo dell'edilizia del 60/70% in così pochi anni? Vogliono distruggere la piccola impresa e ci stanno riuscendo!!Sta avanzando la cultura del PVC a prezzi infimi "cinesi" di importazione screditando sempre più il LEGNO. Gli alberi anche quelli vecchi non si abbattono!!Ma figuriamoci !!Noi siamo RESILENTI, TROPPO RESILENTI!!!ciao Mauro

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  2. Ciao Mauro prendo atto e condivido tutte le tue osservazioni: di questo passo, anche coloro che, come Voi, hanno investito qualche anno fa pensando che fosse opportuno rivedere la propria azienda, sono in cattive acque e ciò che è peggio sta nel "non vedere la fine del tunnel" che politici corrotti ed avidi personaggi spesso in combutta con la finanza, se non propri delinquenti camuffati, continuano ad "uscire da una porta ed entrare da un'altra" nel nome di un falso interesse per le noi e per le nostre aziende. Speriamo bene! Un augurio a Voi che ben conosco e a tutti coloro che lavorano seriamente!

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    1. Cari Amici, il PVC purtroppo non passerà tanto presto , speriamo che mi sbagli, ma in questo contesto di edonismo , non dobbiamo avere rughe , difetti , imperfezioni gli anni dovrebbero passare senza lasciare traccia!Infatti vanno di moda le porte in laminatino, i mobili in laminatino , il "finto legno" applicato sia all'alluminio sia al Pvc ora ho visto anche ai pavimenti di ceramica! Basta che sia legno! ma finto !?!E' verissimo che bisogna abbassare i costi ma purtroppo per molti anni abbiamo abbassato solo i ricavi pur migliorando tantissimo la qualità . Con la crisi ritorna il concetto che l'infisso serve solo per chiudere un buco e meno si spende meglio è. Saluti Mauro.

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    2. Spesso, purtroppo è così, ma non dobbiamo demordere. Il legno e tutti gli oggetti che si possono realizzare con questo materiale, hanno delle proprietà fisiche, meccaniche, ornamentali, caratteriali, etc. (per non parlare di clima e salute)che non hanno ugali. E' pur vero che il prezzo è tornato importante, come negarlo, ma siamo poitanto certi che il manufatto (finestra, porta, etc.) costi veramente meno? Sta anche a noi dimostrarne la validità e le differenze. Io sono convinto che una finestra di pvc venduta a basso costo ha bassa qualità e caratteristiche rispetto ad un'equivalente in legno. Anche se viene dalla Polonia! Noi che lavoriamo solo con le falegnamerie cerchiamo di farla costare il giusto e spesso ci riusciamo. Certamente non è semplice, ma è anche giusto partire dal prezzo finale, togliere i materiali, i costi fissi, etc. Quello che rimane normalmente è il costo di lavorazione! Cioè tempo e...metodo! Coraggio dobbiamo inventarci PER FORZA il cambiamento. Grazie della partecipazione che mi auguro continui.

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  3. Il PVC secondo me sta già passando di moda e si sta vedendo il ritorno del legno.
    E' bastato che le televisioni parlassero un po' di risparmio energetico, di recupero delle materie prime, dello smaltimento rifiuti e tutti hanno rivolto lo sguardo verso il legno.
    Dobbiamo stringere un po' i denti, caro Mauro, aspettando che questi farabutti non rimettano a posto un po' le cose..... non credo che abbiamo molte alternative.
    Se il mercato non tira, si può solo cercare di abbassare i costi e fare più veloce per renderci più appetibili allo sguardo del consumatore.... noi almeno, stiamo tentando di fare così.
    Buona fortuna a tutti...

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    1. Ciao e grazie della partecipazione. Sono in sintonia con quanto dici e gradirei se ti fosse possibile leggere il commento fatto ad una persona che ci ha risposto dopo di te. Non è possibile solo piangere aspettando chissà cosa da quei "farabutti", tocca purtroppo e comunque sempre a noi. Ed allora cerchiamo d'inventarci soluzioni, specialmente per abbassare i costi di lavorazione, che sicuramente sono la grande incidenza. Bé andiamo avanti seppure con mille, duemila, tremila problemi. Ciao

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  4. La finestra è un oggetto complesso da fare, soprattutto se in legno.
    Questo perché il legno è vivo e col tempo può modificare le su forme o apparenze. Ma la lavorazione ed i suoi trattamenti sono migliorati notevolmente, diminuendo al massimo queste imperfezioni. Il problema è che dovrebbe costare il doppio…….mentre adesso il mercato richiede la metà!
    Quindi non possiamo fare altre che trasformare le nostre falegnamerie…..in industrie…..facendo concorrenza alle finestre in pvc e alluminio.
    Facendo capire a tutti la differenze fra noi e loro; a tutti fa comodo utilizzare la plastica……ma piace molto meno del legno. Ricordiamocelo!
    Saluti a tutti…..Gianluca

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  5. Il segreto del laminatino delle porte, come il pvc delle finestre, sono le grandiose possibilità di immagini e figure particolari che si possono ottenere (infinite...) ma quello che fa gola sopratutto di questi tempi è il prezzo.

    Le gente dovrebbe capire la durata, la bellezza nel tempo, gli smaltimenti difficili, ma il mondo è ancora troppo superficiale per questi motivi e purtroppo guarda solo alla cosa più evidente (non che sia sbagliata!).....ovvero al prezzo!

    dopotutto di questi tempi.....come dargli torto....no?
    RESILIENTI, si forse un po’, ma io non ho avuto neanche il tempo di pensarci ad un cambiamento da 20 anni a questa parte……

    By,
    Amante del legno!

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  6. Aggiungo un commento che spero tutti leggano e che servirà di risposta ad "Amante del legno" e Gianluca, nonchè a tutti gli altri che hanno partecipato a questo post che, evidentemente, è apparso interessante. Grazie. Riguardo all'argomento costi, visto che oggi sono veramente importanti, c'è poco da dire, perchè, comunque, siamo noi, nelle ns. attività a dover trovare le soluzioni, purtroppo è così da sempre! Oggi i costi di materiali, energia, telefono, manodopera etc sono molto alti, tasse al 56% incluse!! Ma che fare? se aspettiamo che i politici, i governanti e chi altro faccia quello che dovrebbe, la vedo difficile. Ecco perchè tocca a noi e senza alternative. Certo, capisco e vi assicuro che neppure per noi è facile barcamenarsi in mezzo alle difficoltà, sempre e comunque economiche. Capisco chi dovrebbe investire (e tanti soldi) per rivedere la propria attività (commercialmente e produttivamente)senza un chiaro futuro davanti. Comprendo tutto, ma quale alternativa abbiamo? Chiudere o rimboccarsi le maniche un'altra volta ancora? Riguardo ai materiali alternativi come i laminatini per le porte interne o il pvc per finestre e simili, credo che non sia solo il fattore prezzo, bensì il desiderio di avere cose "diverse" e forse reputate "nuove" ad un prezzo oggi ragionevole. Questo pensiero che riguarda prevalentemente le porte, si associa molto con quello della grande distribuzione, come IKEA che vende oggetti a bassissimo prezzo e tutti siamo consapevoli che ....se proprio va male posso comunque comprarne un altro! Ciò, sempre a mio parere, vale molto meno per la finestra. Per questo oggetto ritengo sia la disinformazione(sull'oggetto stesso, sui problemi energetici e di smaltimento)e la facilità dei venditori (questo o l'altro poco importa, basta vendere)a determinarne la diffusione che poi si unisce al valore umano di "ultima novità sul mercato", quindi il meglio e al passa parola! Ma anche qui a che serve mollare? Comunque possiamo solo essere fiduciosi nelle risorse che ognuno, nel proprio orto, dovrà sviluppare. Tanti auguri a tutti e a presto leggerVi.

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