venerdì 10 giugno 2016

Le piccole falegnamerie …. 2° di 3 post



Ci siamo lasciati dicendo che …. le cose sembrano semplici, ma seppure non sia così….lo possono diventare!

Bene vediamo in 4 punti fondamentali, come si possono ottenere risultati importanti.
bisogna diventare un po’ più venditori  
(non si può fare tutto, ma, sapendolo presentare, si può vendere)
bisogna saper fare bene i conti ed i preventivi  
(conoscere i costi di produzione – quindi saper simulare i cicli operativi – avere e saper utilizzare un adeguato software per la progettazione e la preventivazione)
bisogna saper gestire l’azienda, sia nei costi che nella lavorazione
(gestire metodi e tempi per ogni fase di lavoro e, principalmente, rispettarli  durante la lavorazione)
bisogna avere una mente elastica, conoscenze e larghe vedute
(avere la curiosità ed il tempo per partecipare a fiere del settore, conoscere strumenti e materiali alternativi, saperli proporre al cliente)
bisogna avere non solo fornitori, ma partners
(per il fornitore siamo un cliente, per il partner uno stretto collaboratore con il quale dividere difficoltà e successi)
Tutto questo sviluppa un sistema che rende la “piccola falegnameria” gestita, così come viene fatto nelle grandi dimensioni di azienda.
Se tutti i punti sono importanti, quelli fondamentali sono il 2°, il 3° ed il 4°.
Esaminiamo i motivi di questa affermazione:

punto 2°
specialmente per coloro che lavorano “su commessa” è fondamentale la conoscenza dei propri costi, infatti, molto spesso ci troviamo a parlare di “piano dei costi analitico” come se fosse una cosa nebulosa e che ognuno fa a modo proprio.
Eppure non è difficile.  Ma non basta.  
Una volta creato si debbono conoscere i cicli produttivi e, pure in maniera orientativa, alcuni tempi di riferimento. Ciò allo scopo di individuare un ciclo di lavoro tra le varie macchine, quasi lo si facesse.
Con questo noto si debbono includere le movimentazioni, gli attrezzaggi, ecc. anche se improduttivi.

Non trascurabile la scelta e l’acquisto di un software (importante sia per la praticità che per la risultanza) che permetta la progettazione del mobile tramite un sistema di disegno e che caricato dei dati di riferimento (materiali, costi, tempi, ecc.) estrapoli i valori da preventivare.
Di questi oggi se ne trovano molti, ma la bravura di chi si interessa deve essere nell’individuare …. quello giusto!
Però, trovato, abbiamo fatto una grande cosa.

punto 3°
gestire tempi e metodi per ogni fase di lavoro è di per se cosa complessa e, farli rispettare durante tutta la lavorazione è ancora più difficile.
Nelle piccole aziende capitano spesso motivi d’interruzione (rappresentanti, clienti, fornitori, pagamenti in banca, ecc.) ed è facile distrarsi da ciò che si stava facendo.
Spesso, si dice, si recupera facendo un’ora in più la sera! O al sabato mattina!
Cosa sbagliatissima. Ciò che si è perso non si recupera più.
Ma allora che fare se viene qualcuno in azienda?
Semplice (non è vero, è difficile ma deve essere fatto), ci si organizza diversamente, si fissano appuntamenti in data prestabilita, si dedica qualcuno a ricevere fornitori e clienti (che mai devono andarsene scontenti!) ecc. ecc.
Ma quando si lavora….si lavora!
E se abbiamo un dipendente ancora più, sempre da tenere presente che e noi lo serviamo perché possa produrre di più e meglio!

Quindi mai distogliersi, perché è una cosa essenziale al mantenimento dei tempi previsti, quindi, in poche parole, del nostro utile!

punto 4°
la piccola falegnameria ha molti punti a sfavore, principalmente l’informazione, o meglio, il tempo per poter avere informazioni.
Spesso sono i rappresentanti che portano notizie, farebbe parte del loro mestiere …. magari un po’ condizionato dalle aziende rappresentate, ma sarebbe una giusta professionalità.
Però è innegabile che i molteplici interessi che riguardano coloro che fanno arredamenti completi coinvolge l’informazione su tantissimi punti: i materiali, i semilavorati, le colle, le vernici, la ferramenta, gli accessori e tute le loro alternative!
Costi, qualità, variabilità, fornitori, …. acquisto di prodotti finiti presso altre aziende (finestre di legno, legno alluminio, di pvc …. porte per interni, blindati e chissà quanto altro ancora).
Poi non parliamo di attrezzature, utensili, movimentazioni, macchinari e tutte le loro evoluzioni!
Ce ne sarebbe per farlo a tempo pieno.
Però avere la curiosità ed il tempo per questi aspetti, vuol dire conoscere alternative e ciò porta a saperli proporre alla clientela; cosa che altri non possono fare perché non hanno il tempo!
Quindi trovare il tempo per la propria informazione è importante (quale investimento personale che fa l’azienda) per avere una mente elastica e larghe vedute.

Una banalità: tutti conoscono le colle poliuretaniche, ma quanti espongono al loro cliente l’indispensabilità di usarle nei mobili da cucina, da bagno o da esterno?
E se anche costano un po’ di più, quanti si domandano con quale margine le possono vendere?
Quanti si domandano l’importanza della qualità che possono dare al cliente?
E, ultima cosa per il momento, quanti si domandano quanto tempo abbiamo risparmiato in quella fase grazie all’essicazione immediata?

Nel prossimo Post Vi diremo un’altra piccola cosa!

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