martedì 20 maggio 2014

Il dopo Xylexpo 2014


"…ma le prospettive non paiono particolarmente buone!" 

Questo dicevamo nel post precedente e al di là di quello che si dice in rete dove parlare bene di una cosa è fin troppo semplice, la realtà purtroppo, è stata peggiore perfino delle previsioni fatte.









Nei miei 40 anni di presenza nelle fiere del settore legno mai e poi mai mi era capitato di vivere una realtà così.
Parcheggi vuoti e poche presenze sia di imprenditori Italiani che dal resto del mondo.
Pensare che i 3 padiglioni, seppure scarsamente riempiti dagli stand di quasi tutti i più importanti costruttori - tedeschi ed italiani, Scm esclusa - non riuscivano a dare neppure la sensazione di folla nei corridoi.

La direzione dello Xylexpo una settimana fa, preannunciando l‘evidenza, diceva:
"Una fiera che sta lavorando perché l’edizione 2014 sia ponte verso il 2016, quando una diversa atmosfera economica consentirà alla rassegna di esprimere tutte le sue potenzialità…."

Che dire, a questo punto è indispensabile l’ottimismo!    
Abbiamo, infatti, apprezzato lo sforzo fatto dalle aziende nella ricerca e realizzazione di soluzioni ancor più flessibili ed innovative, prevalentemente rivolte alle falegnamerie di minori dimensioni, suggerendo loro nuove logiche e nuovi metodi di lavorazione, in adeguamento al prossimo mercato.  
Alcuni esempi:        
1 piccole bordatrici multifunzionali, attrezzate per l’utilizzo immediato per ogni tipo di bordo e colle e non solo: il sistema di bordatura a giunzione invisibile fatta con metodo laser è possibile anche su macchine minori (per dimensioni e costi) a tempo di allestimento pari a zero.
2 sistemi sofisticati di stampa anche su pannelli sagomati (come piattabande) e sui bordi dritti
3 centri di lavoro del serramento che ricevono la commessa, effettuano i controlli necessari, si predispongono e iniziano a lavorare prelevando i pezzi da un apposito alimentatore.
Nel caso in cui trovasse un pezzo sbagliato, questo viene riconosciuto e messo fuori dal sistema.
Con apposite polmonature può lavorare 24 ore in autogestione.
4 linee di verniciatura per serramenti talmente flessibili da riuscire a svolgere “su commessa” il ciclo completo nella stessa giornata di smacchinatura
5 meccanizzazioni che consentono di lavorare più ore quando e se necessario
6 sistemi per la riduzione degli sprechi, come i cambi di colore e pulitura di vernici o strumentazioni per creare energia elettrica in piena autonomia, ecc.
Il presidente dell’Acimall, Lorenzo Primultini in una conferenza ha detto:
"…questa fiera merita un premio all’innovazione e non solo di prodotto – per i temi di “green economy” e le opportunità dei sistemi a “basso consumo”– ma anche dell’“essere impresa”.  
La crisi ha portato tutti (non solo costruttori, ma anche le stesse falegnamerie; ns nota) all’innovazione e a lavorare a 360 gradi. 
Ciò anche a livello di comunicazione, per una diversa informazione e soprattutto attraverso una presenza più cosciente sui social network.
Il futuro vedrà aziende impegnate nel concepire e trasmettere non solo un prodotto, un prezzo, una funzione, ma un insieme di idee ricavate dalle esperienze di ognuno e rivolte ad una diversa nuova visione del mercato. "

Possiamo solo augurarcelo, condividerlo e, speriamo, parteciparne!

mercoledì 14 maggio 2014

XYLEXPO 2014

Link foto
Ieri si è aperta la fiera delle macchine ed attrezzature per la lavorazione del legno e Milano diventa la “capitale” del settore per 5 giorni.          
Ma cosa ci aspetta?





Su Internet viene evidenziato il ritorno di molti nomi, come Biesse, di Cefla, di Busellato, nonché di Elmag – Superfici e Cms Group – Balestrini (Gruppo SCM), ma le prospettive non paiono particolarmente buone.

La segreteria di Xilexpo preannuncia:
“Un cammino che quest’anno trova una ulteriore conferma nella decisione di utilizzare solo tre padiglioni….
…..non si può sottovalutare la scelta di molte imprese di ridurre lo spazio (ed i costi! nota ns.)”

Una fiera “onesta”, che sta lavorando con grande intensità perché l’edizione 2014 sia una sorta di ponte verso il 2016, quando una diversa atmosfera economica consentirà alla rassegna di esprimere tutte le sue potenzialità….
Che dire, speriamo!
Noi saremo in fiera solo per due giorni (abbiamo ridotto gli spazi!) e ci auguriamo che siano…insufficienti!

Contiamo sulla presenza di quegli imprenditori che comunque non mollano e cercano soluzioni per le loro aziende.  
Certamente con risorse limitate, ma tanta, tanta volontà per proseguire in quel futuro che speriamo vicino.
Per tutti un augurio reciproco.

venerdì 9 maggio 2014

Quando si acquista un macchinario...

Quando si acquista un nuovo macchinario si pensa a dove posizionarlo, cercando soggettivamente il posto ideale.
Spesso capita di “accontentarci” accettando compromessi, consapevoli o per scarsa riflessione. 
E così non si tiene considerazione dei flussi, dei metodi di lavorazione, delle movimentazioni o, addirittura, dei costi indiretti che un posizionamento sbagliato può creare all’azienda. 
Non credete che valga la pena ragionarci bene?


Pensate che sui costi di lavorazione gravano molte voci derivanti proprio da:
> trascurata distribuzione dei flussi
> sbagliata posizione delle macchine
> errato metodo di lavoro del personale
Tutti valori d’improduttività e quindi di costo!




Il layout è invece una parte importante dell’azienda e che richiede accorgimenti periodici. Tanto che, diciamo, ogni 5 – 6 anni dovrebbe essere comunque rivisto, adeguandolo alle esigenze del mercato.
Quandoci troviamo ad esaminare un’azienda, chiediamo di poter fare un giro nei reparti per prenderne conoscenza e, tra le prime cose che osserviamo, è proprio lo svolgimento del layout così da ricavare veloci informazioni utili al nostro lavoro. 
Un esempio?
1 se è ben scelto il parco macchinari
2 se gli spazi sono sfruttati opportunamente
3 se i lotti sono adeguati
4 se i depositi sono ben dimensionati
5 se i sistemi di movimentazione sono giusti
6 se è presente un responsabile di lavorazione
7 se gli uomini sono giustamente distribuiti 
8 se c’è qualcuno che analizza tempi, metodi e...costi
9 se viene fatta la manutenzione
10 se gli impianti fissi sono adeguati

Fare lo studio di un buon layout richiede molte conoscenze, sui prodotti o sui metodi applicati, ma deve espandersi in campi complessi, spesso sottovalutati anche per la mancanza di tempo da dedicare.
Serve invece un tecnico che, conoscendo la lavorazione, con esperienze specifiche e larghe visioni, possa:
- saper calcolare il costo di lavorazione
- mantenerlo anche modificando i metodi di lavoro
- sapere se le macchine sono sempre rispondenti alle esigenze
- conoscere  fornitori, saper valutare i loro consigli, i prezzi, le caratteristiche, utensili, ecc.

Inoltre un progettista quando elabora un layout, deve saper lasciare spazi per modifiche, completamenti, ampliamenti, diversificazioni, spostamenti del personale, ecc.
Deve tenere conto degli impianti fissi, dei sistemi organizzativi…insomma conoscere a fondo la conduzione dell’azienda.

E’ perciò che questa figura difficilmente si trova all’interno dell’azienda stessa in quanto per fare ciò, occorre essere padroni di strumenti, metodi e tecniche di ambito manageriale, di competenze di diversa estrazione: gestione aziendale, gestione del personale, informatica, ecc.   
E’ perciò che questi servizi debbono essere appaltati ad uffici esterni (come il nostro) che possono trasferire le molteplici esperienze e conoscenze rapportandole a quanto necessario all’azienda, formando un tecnico adeguato al ruolo e che si espanda oltre lo studio del layout, ma lo integri come strumento potenziale nei sistemi organizzativi giornalieri.
E’ una questione di scelte. Cito, quindi, le parole di E. Schmitt:
"Un uomo è il prodotto di scelte e circostanze.  
Nessuno ha il potere sulle circostanze, ma tutti hanno il potere sulle proprie scelte."



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