domenica 30 dicembre 2012

Osservatorio Serramenti 2013: “Non tutto è buio”. Segnali di fiducia

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Riportiamo qua sotto un articolo preso da www.guidafinestra.it, bel portale che seguiamo con grande piacere. Vi consigliamo di leggerlo:

Pur nella durezza della situazione attuale dell’economia italiana, dell'edilizia e del settore del serramento, un messaggio di fiducia e di speranza viene dall'indagine, appena conclusa, dell’Osservatorio Serramenti 2013.
L’inchiesta è stata realizzata dalla redazione di Nuova Finestra, Retail e GuidaFinestra di Reed Business information in collaborazione con lo Studio Centro Marketing. Ad essa hanno partecipato ben 433 rivenditori e produttori di infissi in ogni materiale (acciaio, alluminio, legno e pvc) intervistati tra fine novembre e metà dicembre.








Le domande poste agli intervistati riguardavano sostanzialmente il bilancio delle vendite 2012, le prospettive di vendita 2013, le azioni intraprese per contrastare la crisi e i miglioramenti da attuare in azienda.
Hanno risposto produttori integrati con rivendita (43,3%), produttori senza rivendita (33,7%) e puri rivenditori (23,1%). Metà degli intervistati risiede al Nord (50,7%). Segue per numerosità il Sud – Isole (29,3%) e quindi il Centro (20,0%).
Bilancio 2012. Se è vero che la gran parte degli operatori (64%) sta soffrendo e segnala cali di vendite, è anche vero che il 36% dei produttori e rivenditori di porte e finestre segnala stabilità (22,7%) o addirittura la crescita (13,3%) delle vendite.

Le previsioni sono improntate a maggiore fiducia per il 2013.
Le aziende che hanno collaborato alla ricerca indicano nei clienti privati (22% delle risposte) e nei progettisti (17%) i due segmenti di mercato dai quali si attendono vendite in incremento. Le percentuali indicate sono maggiori per i rivenditori e risultano rispettivamente 30% (incremento vendite con il pubblico) e 28% (aumento vendite con i progettisti). 
Chi serve imprese di costruzioni segnala ancora la previsione di forti perdite di giro d’affari come pure chi lavora con la pubblica amministrazione.

“L’Osservatorio Serramenti 2013 – spiega Ennio Braicovich, direttore editoriale di Reed Business Information - mette in evidenza come anzitutto non tutto sia oscuro nell’attuale difficile momento. Vi sono operatori, e non pochi, che crescono e che mantengono le loro posizioni.
Dal canto suo Vladimiro Barocco di Studio Centro Centro Marketing sottlinea: “Inevitabilmente il primo colpo d’occhio è andato a chi ha segnalato crescita e stabilità (36,2% delle risposte). L’analisi delle risposte non lascia dubbi. Cresce e galleggia nel mare tempestoso di oggi chi, produttore e/o rivenditore, ha investito in: professionalità del personale di vendita, pubblicità e promozione, maggior presenza su internet, formazione e apertura/potenziamento della rivendita”.
Aggiunge il ricercatore Marco Zanon sempre di Studio Centro Marketing: “L’analisi va approfondita indagando i risultati per comparto produttivo (metallo, legno, pvc) e per specializzazione (produttori e rivenditori). Si può già anticipare che le scelte degli imprenditori sono state guidate dalla “fisicità” del prodotto (nuovi prodotti e qualità degli stessi) trascurando, almeno in parte, la parte immateriale (servizi) della loro offerta”.
Commenta ancora Barocco: “Chi ha risentito meno della crisi sono stati i rivenditori specializzati di porte e finestre. Il 38% di loro ha registrato vendite in crescita (20%) o stazionarie (18%), anche questo un buon risultato in un annus horribilis, forse perché le loro aziende sono più flessibili e i titolari più portati alla commercializzazione dei prodotti e più vicini, per la loro attività, ai clienti.

Quanto ai produttori appare chiaro che nei prossimi anni andrà rivista in modo deciso la strategia della loro presenza sul mercato”. 


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domenica 23 dicembre 2012

Buone feste a tutti!



Finalmente il periodo magico dell'anno è arrivato e insieme arrivano i nostri più sinceri auguri per questo Natale e Capodanno 2013. Auguri di buone feste a tutti quelli che ci conoscono, che seguono il nostro blog e che rispondono ai nostri argomenti, frutto delle nostre esperienze.

A tutti insomma, perché questo periodo di vacanze dovrà servire a "ricaricare le batterie" per il prossimo anno, pieno di sfide e d'incertezze, ma che deve essere affrontato ugualmente a testa alta e con coraggio, come si confà ai bravi imprenditori.

Un augurio particolare ai nostri clienti falegnami, amici che ogni giorno provano a superare le mille difficoltà, per i quali continueremo a impegnarci al massimo, per trovare soluzioni ideali e rendere facile un periodo davvero complicato.

Un augurio di serenità per ricominciare con tanta, tanta energia:
"La voglia di fare...è senza dubbio rimasta!"

Coraggio imprenditori!

domenica 16 dicembre 2012

Vincitori del premio: " Miglior spiffero in casa "


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Ho letto un articolo di Sampaoli su ampie problematiche delle nostre case e che Vi ripropongo, perché curioso, ma anche utile ed interessante.

<<A progettare gli spifferi in italia siamo dei veri campioni!.....e continuare a vincere nel futuro sarebbe da spacconi! Allora è meglio cambiare lavoro, prima che sia tardi!





Fino a che l'involucro “perde” è logico che bisogna riempire le case di impianti di condizionamento estivi ed invernali, caricando le famiglie di notevoli spese per i consumi.

L'aria è il nostro primo nutrimento.
Allora iniziamo a progettare bene nelle case anche la ventilazione meccanica controllata con il recupero di calore!
D’estate non lasciamo boccheggiare le famiglie!
Offriamo loro aria fresca 24 ore su 24 spiegando che non solo la Co2 si manterrà a livelli ottimali, ma che anche gli inquinanti indoor se ne andranno fuori!
E d’inverno vale lo stesso discorso per l’aria calda!

Quindi non debbono essere progettate abitazioni che facciano respirare l'aria degli spifferi causati da impianti mal progettati o dai serramenti mal montati! 

E ricordiamoci che le nostre nonne odiavano gli spifferi!
E i nipoti dovrebbero ricodarsene quando…..siedono al tavolo di progettazione!>>

Riflettiamoci!!!!!



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domenica 2 dicembre 2012

Fare di più o meglio?

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"Fare di più o meglio" è una delle domande che gli imprenditori dovrebbero costantemente porsi.


E' perciò che riportiamo una sintesi del simpatico articolo scritto da Riccardo e Maria Ludovica Varvelli sulla rivista Impresa.













"Lavorare di più per essere competitivi" titolava un quotidiano di larga tiratura dopo la crociata del primo ministro Monti a favore della produttività.
A supporto di quest’affermazione veniva riportata una statistica dell'Ocse dalla quale risultava che l'Italia, per quanto riguarda la produttività nazionale, è penultima nella classifica dello storico G7 davanti al Giappone e dopo Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna e Canada.
Il commento però non evidenziava che dietro la posizione Italiana, ci sono ben 17 altre economie industriali, grandi e piccole e facenti parte dell'Ocse; che solo pochi punti la distanziano da Canada e Grean Bretagna e che la nostra produttività è seconda dopo quella Tedesca.

Quindi il nostro paese non è poi così disastrato come si vorrebbe far credere.
Il problema nasce quando andiamo ad esaminare correttamente l'indicatore usato per misurare la produttività (Pil su ore lavorate) e ci rendiamo conto che non comprende tutti i dati necessari per avere una statistica attuale e attendibile.
Dobbiamo quindi interpretare il termine in un modo diverso e più attuale.

La produttività oggi non può essere un solo dato quantitativo, ma anche "quali-quantitativo", cioè non tenere conto soltanto del "fare di più", ma anche del "fare meglio", "diverso" e "nuovo"

Anche queste modalità sono riconducibili ad un numero, che interpretato, consente alcune importanti affermazioni: la produttività qualitativa oggi è più conveniente della quantitativa tradizionale (soprattutto dove c'è innovazione di prodotto e non di processo) e non sempre il fare"di più" è così ripagante.
Talvolta vince il fare "di meno", come meno errori, meno sprechi, meno indecisione, meno tolleranza, meno disordine, meno diversificazione, meno burocrazia, meno..., meno...., meno...

Noi aggiungeremo: anche con possibili maggiori utili!


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