sabato 23 giugno 2012

Decreto salva Italia: le loro e le nostre idee

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Parliamo della crisi dell’edilizia, della mancanza d’investimento nella casa ed anche del decreto Salva Italia che ci lascia perplessi sui risultati che potrà dare. La sintesi del testo per le ristrutturazioni "detrazione Irpef per le ristrutturazioni” passa al 50% e l'importo massimo arriva a 96mila euro per unità immobiliare. L'estensione degli incentivi fiscali dura sino a giugno 2013. Dopo ritornerà al 36%."La sintesi per le detrazioni sull'efficienza energetica prevede due tipi d’intervento: uno riguarda l'attuale bonus del 55% : riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con un risparmio annuo pari almeno al 20%. L'altro la detrazione del 36% per tutte le spese per il risparmio energetico non vincolata alla quota del 20%. Nel primo caso non ci sarà variazione fino al 31 dicembre 2012, mentre dal 1 gennaio sino al 30 giugno 2013 scenderà al 50%.

Per la seconda azione, il decreto sblocca la detrazione del 36% in maniera retroattiva anticipandola al 1 gennaio 2012, riservando l'innalzamento dal 36% al 50% per il periodo 1 gennaio - 30 giugno 2013.
Probabilmente, come ci siamo sentiti dire spesso, non si poteva fare di meglio.  Sarà vero…?

Invece alcune idee noi le avremmo: pensando ai nostri centri storici (e non solo) ci viene da supporre che un'operazione di grande ristrutturazione sarebbe cosa ben fatta e necessaria alla salvaguardia del patrimonio privato e istituzionale!
Certo che gli incentivi avrebbero dovuto avere un altro spessore ed un'altra durata rispetto a quanto il ministro Passera ha devoluto!
Se questa iniziativa fosse promossa, crediamo che la nostra economia avrebbe almeno 50 anni di floridi sviluppi!


La ristrutturazione edilizia legata al risparmio energetico
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 Forse non tutti sanno che il fabbisogno energetico complessivo degli edifici in Italia si attesta, al momento, su una media di 300 kW per metro quadro l’anno, di cui il 78% è dedicato al riscaldamento dei locali ed al quale si deve aggiungere, in estate, un buon 25% di consumi per i sistemi di raffreddamento.
È evidente che l’adozione di un risparmio energetico deve passare per i sistemi di climatizzazione, ma ciò che riduce l’efficienza di tali impianti è la dispersione attraverso le pareti stesse dell’edificio e, ancor di più, tramite finestre e vetrate.
E’ importante sapere che la finestra (e non solo) ha sviluppato con soluzioni di alta tecnologia, una grande importanza nella bioedilizia, aumentando l’isolamento termico degli infissi, senza diminuire il comfort.

I vetri attuali, ad esempio, sono costituiti da vetrocamere composte di due o più lastre separate da intercapedini riempite di gas che, essendo più pesanti dell’aria, rallentano la trasmissione di calore.

Esistono però due tipologie di vetri ancora più isolanti di quelli normali: i vetri selettivi e quelli basso-emissivi.
I vetri selettivi sono trasparenti al passaggio della luce solare, e limitano le radiazioni infrarosse, o raggi termici, in quanto responsabili della trasmissione di calore.
In tal modo si evita il riscaldamento degli ambienti interni senza limitare l’illuminazione naturale.

Altrettanto necessario, per l’inverno, è l’arresto della dispersione di calore.

I vetri basso-emissivi, trasparenti al passaggio della luce solare, impediscono che il calore passi dalle stanze verso l’esterno.
La maggiore efficienza energetica e il conseguente risparmio, si ottiene con una combinazione di queste tipologie, realizzando una finestra con vetrocamera composto da una lastra selettiva verso l’esterno e una basso-emissiva verso l’interno.
La scelta poi del triplo vetro permette di ottenere risultati ancora migliori.

Ovviamente all’incremento dell’efficienza energetica della finestra corrisponde un aumento dei prezzi, ma cresce anche il risparmio, che permette un rientro della spesa in tempi molto brevi. I vetri basso-emissivi permettono un risparmio fino al 70% rispetto a quelli normali.

Poi ci sono i vetri fotovoltaici, che catturano la radiazione solare per produrre energia, come un pannello fotovoltaico che arriva ad una produzione di oltre 300 watt a metro quadro.
Il costo è inferiore a quello di un pannello solare (ossia circa 2 euro contro 5 euro a watt) e l’investimento si ripaga in circa 2 anni!

15 commenti:

  1. Non conoscevo i vetri fotovoltaici. Se funzionano davvero come viene detto, possono essere una grande soluzione da proporre insieme a tutta la finestra. Grazie e complimenti per il Blog

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  2. Ciao Giuseppe e grazie del contatto al quale rispondo subito perchè mancheremo per alcuni giorni. Guarda i link allegati e vedi quanto può essere interessante. Saluti e a presto sentirti, Roberto http://www.edilportale.com/news/2010/07/aziende/con-saint-gobain-l-eco-casa-diventa-realt%C3%A0_19457_5.html http://www.tutorcasa.it/articoli/gel_fotovoltaico_vetri_finestre.htm http://www.ecoblog.it/post/6803/gel-fotovoltaico-da-mettere-nei-vetri-delle-finestre

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  3. Ciao a tutti i lettori del Blog. Devo cambiare i miei infissi e navigando un po' sulla rete per carpire qualche informazione sono imbattuto nel vostro argomento dei vetri per infissi.
    Avrei bisogno di sapere, se è possibile, quali altre tipologie di vetri si possono montare sulle finestre? Quale legno è meno costoso ma buono? quali consigli potete darmi se vi dico che sono davanti ad una strada molto trafficata dove ci batte per tutto il pomeriggio il sole?
    Vi ringrazio. Ciao a presto

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  4. Grazie del contatto che spero continuerà. I vetri bassa emissivi sono quelli più idonei per le abitazioni, a meno che tu voglia "salire di quota" con quelli a recupero energetico che potrai trovare o direttamente presso una buona vetreria o dal venditore se glielo chiedi, anche se alcuni non sono così esperti e non li pubblicizzano. Per quanto riguarda il legno (e fai bene a scegliere il legno - al proposito leggiti il post "lo sapete che tagliare un albero fa bene") ti suggerirei sicuramente un lamellare, cioè composto da tre lamelle sovrapposte e sagomate, di sezione finita 68 o 82 circa e con doppia guarnizione. Come essenza posso consigliarti il Mogano Meranti o, meglio Rovere. Ma questa scelta dipende dall'estetica della casa e dell'interno. Considera che se devi mantenere un esterno condominiale o se ti piace, puoi scegliere anche finestre legno alluminio, cioè con la struttura di base legno e un rivestimento a colore sull'esterno. Dato il peso del vetro (quello che vorrai) fatti suggerire le cerniere. A disposizione se hai bisogno. Roberto

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  5. Grazie per la risposta molto chiara.
    Ma per quanto riguarda i vetri, mi sapete dare qualche delucidazione in più?
    Vetri fonoassorbenti, vetri assorbenti, vetri riflettenti, vetri blindati, ecc...?
    Il vetro è la parte più importante dell'infisso, no? cioè, intendo dire quella che impedisce maggiormente il passaggio dei suoni, del calore, ecc...
    Per il lamellare tutto chiaro. Il legno alluminio costa molto di più del legno lamellare e basta? Cosa ne pensate del bicolore?
    Grazie

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    1. Il vetro svolge funzioni indispensabili di isolamento acustico e termico e contribuisce alla stabilità dell’insieme. Rumori ambientali e la necessità di ridurre sprechi energetici rendono necessaria la scelta di utilizzare doppi vetri. Il vetrocamera è la soluzione ideale. La struttura, composta generalmente da tre elementi: vetro-intercapedine-vetro, allontana umidità e formazione di muffa esterna, solitamente presenti nelle doppie finestre o nelle contro finestre. La combinazione dei singoli elementi che compongono un vetrocamera (lastre, canaline, plastici d’accoppiamento) genera infinite varianti. Per questo descriveremo esclusivamente quei vetrocamera che rispettano i criteri che producono benessere nel nostro modo di abitare: isolamento acustico e termico, antinfor tunistica, controllo dell’irraggiamento solare. L’isolamento acustico si misura in decibel (dB) e indica il potere fono isolante del vetro: maggiore è il suo valore più il vetro ridurrà il rumore esterno. L’isolamento termico (U) si misura in W/m2 K ed è la capacità del vetro di non disperdere il calore prodotto all’interno della stanza: minore è il suo valore, maggiore è questa capacità. I vetri antinfortunistici evitano danni fisici alla persona in caso di rottura. Il controllo dell’irraggiamento solare è la capacità del vetro di riflettere selettivamente i raggi solari onde evitare che entrino sotto forma di luce o calore nella stanza. In base al decreto legislativo del 29 Dicembre 2006, n.311 “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico dell’edilizia” si definiscono dei valori limite di trasmittanza termica “U” dei vetri in funzione delle zone climatiche di appartenenza.

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    2. Con i vetri fonoassorbenti si può assicurare una omogeneità di prestazioni fonoisolante attraverso tutte le frequenze. Semplificando: ogni lastra di materiale presenta una frequenza critica in corrispondenza della quale vibra molto più facilmente. A quella frequenza, il rumore viene trasmesso molto meglio. La lastra di vetro subisce, rispetto all'isolamento acustico, una perdita tra 10 e 15 dB. Per una vetrata dello spessore di 4 mm, questa frequenza critica corrisponde a 3000 Hz, mentre per una lastra di di gesso dello spessore di 13 mm, corrisponde a 3200 Hz. Aumentando lo spessore del vetro, la perdita del potere fonoisolante dovuta alla frequenza critica si sposta verso le basse frequenze. Occorrerebbe raggiungere uno spessore di 12 cm perché il "buco" causato dalla frequenza critica sia inferiore ai 100 Hz, e quindi insignificante. Il trattamento acustico delle facciate sottoposte a numerosi rumori di elevata intensità a bassa frequenza (rumori stradali) si presenta estremamente difficile. Fino a non molto tempo fa, il miglioramento delle prestazioni acustiche delle vetrate era ottenuto soprattutto attraverso un aumento degli spessori e l'asimmetria delle lastre di vetro nelle vetrate isolanti e i vetri stratificati di sicurezza avevano un comportamento quasi uguale a quello dei vetri monolitici dello stesso spessore. Oggi, grazie alla progettazione del vetro stratificatofono isolante, l'effetto della frequenza critica è del tutto eliminato; è un vetro stratificato acustico di sicurezza composto da due o più lastre di vetro unite tra loro da una (o più) pellicole di polivinilbutirrale, il PVB(A).

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    3. Per quanto riguarda i vetri riflettenti si sono fatti passi da gigante; l'elevata trasparenza consente una perfetta visione degli oggetti. L'osservatore non è disturbato dal riflesso dell'ambiente e percepisce la reale resa e il contrasto dei colori. Un vetro di ultima generazione con deposito antiriflesso si ottiene mediante applicazione sotto vuoto di ossidi metallici trasparenti sul vetro. L'effetto antiriflesso è dato dall'applicazione di uno strato di ossidi su ogni faccia esterna del vetro. Una vetrata isolante è quindi composta da 2 vetri (4 facce trattate antiriflesso). Come vantaggio ha una trasparenza molto elevata e riflessione residua molto scarsa (inferiore di circa 10 volte rispetto alla riflessione di un vetro standard): migliore visibilità.

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    5. Infine i vetri "blindati", penso i più interessanti perché riguardano la nostra sicurezza, la nostra vita. Questi tipi di vetri sono composti da un unico film PVB avente spessore nominale pari a 0,38 mm o uno spessore minimo di 0,76 mm di PVB. Variando il numero e/o lo spessore di ogni elemento costituente, si ottengono prodotti stratificati con caratteristiche di sicurezza differenti. In caso di rottura del vetro, il film o i film plastici trattengono e non lasciano cadere i frammenti. Esistono vetri stratificati di sicurezza anti-proiettile che possono proteggere dai rischi di aggressione a mano armata (ad es.: istituti finanziari, banche, posti di guardia, installazioni pubbliche o militari...) sono caratterizzati prestazionalmente dalla normativa UNI EN 1063. Nella versione anti scheggia "No Splitting" (NS), il vetro non rilascia schegge sul lato opposto a quello dell'impatto.

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    6. Ciao Lorenzo noi non siamo esperti di vetro, ma lavorando con serramentisti, oltre la legno parliamo anche di vetro e per quel po che ne sappiamo, posso dirti che i basso emissivi sono tra i più indicati. Come dicevo i vetri sono di tantissime tipologie e puoi avere molte indicazioni se contatti anche direttamente la S. Gobain che ha uno stabilimento anche vicino a Pisa. Con un dialogo telefonico sicuramente avrai pareri importanti e attendibili; piuttosto ci meraviglia che il tuo fornitore non sappia dirti di più: dovrebbe essere pane per i suoi denti! Per il legno lamellare escluderei tassativamente il Bicolore, costoso, difficile e dubito manutenzionabile facilmente = €!!! Il legno alluminio invece ha un prezzo non particolarmente esoso, anche se maggiore a quello di solo legno, ma lo riterrei interessante. Saluti Roberto

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  6. In riferimento alla domanda posta dal Signor Lorenzo Gelli, come mai ha pensato al connubio LEGNO-alluminio per i suoi serramenti?

    Il serramento per esterno in primis in LEGNO è un prodotto complesso - i suoi sottoelementi si influenzano ed interagiscono l'un l'altro nel determinare le prestazioni del prodotto e non omogeneo - i materiali da cui è costituito sono differenti.

    Il legno, oltre alle sue innate e conosciute caratteristiche estetiche e funzionali, dona a noi uomini importanti benefici dal un punto di vista energetico. Nella produzione di infissi infatti Pioli & Ramo cura l’intero processo di acquisizione, lavorazione, distribuzione e assistenza affinché gli infissi decorino e arricchiscano l’ambient,ma al contempo mantengano l’aria pulita e la temperatura calda.

    Differentemente dai materiali plastici e sintetici, il legno non accumula infatti le cariche elettrostatiche, ha bassa conducibilità termica (che garantisce un buon isolamento dalle condizioni ambientali esterne) ed è fonoassorbente (assicurando così un buon isolamento acustico).

    Il legno purtroppo è un materiale SCONOSCIUTO. La nostra missione è mantenere la tradizione del legno nella costruzione di infissi per contribuire al benessere dell’individuo nelle case e far vivere.

    Il nostro obiettivo principale è quello di trasformare le virtù innate del legno (impermeabilità, traspirabilità e neutralità magnetica) in una barriera protettiva naturale e ideale per l'uomo.

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  7. Grazie a Pioli e Ramo per la risposta.
    Ad essere sincero, ho dovuto leggerla un paio di volte perchè le informazioni erano molte, ma adesso ho le idee più chiare su cosa devo acquistare.

    Purtroppo sono Ligure e le Marche sono un po' troppo lontane da casa mia, ma devo riconoscere (ho visto anche il sito) che siete una bella azienda e se mi capiterà parlerò bene di voi, magari anche in altri blog, forum, ecc...

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  8. Siamo molto lieti che le risposte sono state di Vostro gradimento e che le vostre curiosità sono state risolte abbastanza velocemente.

    Comunque voglio comunicarle che è un grande piacere esserle stato da aiuto e avrei voluto comunicarle a voce tutto il mio apprezzamento per la ricerca che esegue per trovare la miglior soluzione per le vostre nuove e mirate esigenze abitative.

    Un grazie sincero e riconoscente al Signor Roberto e Alessandro Quercioli per la solerzia, la disponibilità e la professionalità del vostro lavoro! Con questo blog si spinge a guardare con entusiasmo ad innovazioni e nuove tecnologie unite al digitale e alla potenzialità della Rete nel Web.

    Grazie per la vostra nuova opportunità di partecipazione e cambiamento!

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    1. Ciao Martino e grazie del complimento! E se me lo consenti vorrei aggiungere un modesto parere che dovrebbe interessare a molti, falegnamerie e no. La finestra è oggetto complesso, tecnico e sempre più da valotizzare per le grandi caratteristiche che deve e dovrà avere. Spesso non valutate per mancanza di conoscenza tanto che quasi sembra....un tappabuchi! mentre è una chiusura importante nell'abitazione per tante ragioni: aereazione, luminosità, recupero energetico, antieffrazione, arredamento e adesso anche fotovoltaico. La Vostra falegnameria che da tanti anni produce buoni serramenti sa bene quanto costa la dedizione e la ricerca, ma credo che ne siate soddisfatti.

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