sabato 30 giugno 2012

Come utilizzare internet

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Il mondo di internet è ormai entrato a far parte della vita di tutti, persone e aziende.
La notevole crescita ottenuta dal 2010 ad oggi (ca. 10%) è una dimostrazione ed è stato stimato che, entro il 2015, potranno essere raggiunte vette fino al 18% in più di utenti presenti sulla rete.
Il motivo principale di questa crescita sta nel legame fra la rete e le piccole-medie imprese (PMI) ma anche all'elevata propensione delle persone (in maggioranza agli italiani) all'uso di dispositivi mobili come smartphone e tablet.  Grazie a tali strumenti, internet sarà alla portata di tutti in qualsiasi momento.
E' stato dimostrato che le PMI che partecipano in modo continuo alla lettura e alla divulgazione d'informazioni su internet, crescono più rapidamente di quelle già presenti, con un sito internet ormai diventato solamente un biglietto da visita.
La maggior parte delle persone costruisce le proprie idee e le proprie scelte sulla base delle conversazioni in rete e su quello che di aziende e prodotti viene descritto su blog o forum. Si sceglie per "fiducia", perché quell'azienda è stata più brava di altre a risolvere un problema, un'esigenza, perché è più disponibile al dialogo, al confronto, all'informazione. E queste valutazioni vengono diffuse, se ne parla in rete, si valuta con calma, ci si scambia pareri e ci si confronta facilmente. E così la reputazione di un'azienda, di un prodotto, viaggia veloce di bocca in bocca, in una versione nuova del PASSAPAROLA; il web ha abbattuto qualsiasi forma spazio-temporale. 


Per questo è importante che siano le aziende a costruirsi una credibilità nella rete, ma per farlo, è necessario credere profondamente in questi strumenti e capire su quali canali proporsi.

Ad esempio, il nostro ufficio tecnico di consulenza per falegnamerie, crede profondamente che tutto ciò che proponiamo alle aziende che seguiamo, i nostri sistemi e le nostre logiche, siano divulgabili e comprensibili anche sul web e siamo profondamente certi che se queste informazioni venissero commentate e discusse dai più esperti, allora le aziende potranno uscire da questo momento di crisi e crescere di livello.
Quindi abbiamo creato questo BLOG informativo (sito internet in continua evoluzione), che parla di tutti gli argomenti inerenti al settore legno (caratteristiche dei prodotti, sistemi di lavorazioni, macchine ed impianti per la lavorazione, ecc...), con l'obiettivo di coinvolgere più persone possibili legate al mondo delle falegnamerie in una filiera del settore legno.

Un nostro attuale cliente, la Porte a Porte di Teano (CE), ha promosso un sito "e-commerce" per la vendita on-line di componenti di porte (1 asta di coprifilo di 1 tipologia, 10 profili montanti di un diverso tipo, ecc...), fino alla consegna della stessa già assemblata, ovviamente sempre e solo per commessa, tutto questo con consegne veloci....anche immediate. http://www.omniadoor.com/
Un notevole servizio con il quale ha già riscosso nuova clientela, che non vuole più fare magazzino, ridurre i propri costi e continuare a soddisfare il proprio cliente.


E Voi...siete già presenti sulla rete?

sabato 23 giugno 2012

Decreto salva Italia: le loro e le nostre idee

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Parliamo della crisi dell’edilizia, della mancanza d’investimento nella casa ed anche del decreto Salva Italia che ci lascia perplessi sui risultati che potrà dare. La sintesi del testo per le ristrutturazioni "detrazione Irpef per le ristrutturazioni” passa al 50% e l'importo massimo arriva a 96mila euro per unità immobiliare. L'estensione degli incentivi fiscali dura sino a giugno 2013. Dopo ritornerà al 36%."La sintesi per le detrazioni sull'efficienza energetica prevede due tipi d’intervento: uno riguarda l'attuale bonus del 55% : riqualificazione energetica degli edifici esistenti, con un risparmio annuo pari almeno al 20%. L'altro la detrazione del 36% per tutte le spese per il risparmio energetico non vincolata alla quota del 20%. Nel primo caso non ci sarà variazione fino al 31 dicembre 2012, mentre dal 1 gennaio sino al 30 giugno 2013 scenderà al 50%.

Per la seconda azione, il decreto sblocca la detrazione del 36% in maniera retroattiva anticipandola al 1 gennaio 2012, riservando l'innalzamento dal 36% al 50% per il periodo 1 gennaio - 30 giugno 2013.
Probabilmente, come ci siamo sentiti dire spesso, non si poteva fare di meglio.  Sarà vero…?

Invece alcune idee noi le avremmo: pensando ai nostri centri storici (e non solo) ci viene da supporre che un'operazione di grande ristrutturazione sarebbe cosa ben fatta e necessaria alla salvaguardia del patrimonio privato e istituzionale!
Certo che gli incentivi avrebbero dovuto avere un altro spessore ed un'altra durata rispetto a quanto il ministro Passera ha devoluto!
Se questa iniziativa fosse promossa, crediamo che la nostra economia avrebbe almeno 50 anni di floridi sviluppi!


La ristrutturazione edilizia legata al risparmio energetico
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 Forse non tutti sanno che il fabbisogno energetico complessivo degli edifici in Italia si attesta, al momento, su una media di 300 kW per metro quadro l’anno, di cui il 78% è dedicato al riscaldamento dei locali ed al quale si deve aggiungere, in estate, un buon 25% di consumi per i sistemi di raffreddamento.
È evidente che l’adozione di un risparmio energetico deve passare per i sistemi di climatizzazione, ma ciò che riduce l’efficienza di tali impianti è la dispersione attraverso le pareti stesse dell’edificio e, ancor di più, tramite finestre e vetrate.
E’ importante sapere che la finestra (e non solo) ha sviluppato con soluzioni di alta tecnologia, una grande importanza nella bioedilizia, aumentando l’isolamento termico degli infissi, senza diminuire il comfort.

I vetri attuali, ad esempio, sono costituiti da vetrocamere composte di due o più lastre separate da intercapedini riempite di gas che, essendo più pesanti dell’aria, rallentano la trasmissione di calore.

Esistono però due tipologie di vetri ancora più isolanti di quelli normali: i vetri selettivi e quelli basso-emissivi.
I vetri selettivi sono trasparenti al passaggio della luce solare, e limitano le radiazioni infrarosse, o raggi termici, in quanto responsabili della trasmissione di calore.
In tal modo si evita il riscaldamento degli ambienti interni senza limitare l’illuminazione naturale.

Altrettanto necessario, per l’inverno, è l’arresto della dispersione di calore.

I vetri basso-emissivi, trasparenti al passaggio della luce solare, impediscono che il calore passi dalle stanze verso l’esterno.
La maggiore efficienza energetica e il conseguente risparmio, si ottiene con una combinazione di queste tipologie, realizzando una finestra con vetrocamera composto da una lastra selettiva verso l’esterno e una basso-emissiva verso l’interno.
La scelta poi del triplo vetro permette di ottenere risultati ancora migliori.

Ovviamente all’incremento dell’efficienza energetica della finestra corrisponde un aumento dei prezzi, ma cresce anche il risparmio, che permette un rientro della spesa in tempi molto brevi. I vetri basso-emissivi permettono un risparmio fino al 70% rispetto a quelli normali.

Poi ci sono i vetri fotovoltaici, che catturano la radiazione solare per produrre energia, come un pannello fotovoltaico che arriva ad una produzione di oltre 300 watt a metro quadro.
Il costo è inferiore a quello di un pannello solare (ossia circa 2 euro contro 5 euro a watt) e l’investimento si ripaga in circa 2 anni!

domenica 17 giugno 2012

Una falegnameria ben organizzata


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Tutti i nostri clienti, come molte altre falegnamerie, attraversano un periodo di notevoli cambiamenti, sia nell'ambito commerciale che in quello produttivo. Tutto questo deriva dall'improvviso calo della domanda e alla conseguente mancanza di denaro delle aziende e persone.
Noi, nel tentativo di precedere questo difficile periodo, abbiamo impostato un sistema organizzativo che permette una totale visione del portafoglio ordini in riferimento alla necessità di fatturato aziendale. Ciò per verificare che i reparti produttivi, rispettino i tempi definiti in una programmazione degli ordini.
Per evidenziare gli aspetti di successo che sono il frutto di una produzione organizzata e ben gestita, creiamo questo post, sperando che possa essere per tutti un’utile informazione.





IL PROCESSO E LA PROBLEMATICA
L'elemento chiave per il funzionamento del sistema è il coinvolgimento di una persona, il  Responsabile di Produzione. Cosa è il Responsabile di Produzione?
E’ un tecnico, di buon carisma, dedicato al controllo della produzione con mansioni direttive. In particolare:
-  Programma gli ordini da mettere in lavorazione, in funzione del fatturato settimanale, luogo e data di consegna.
- Decide se e come intervenire in caso di ritardi o altra necessità ed è sempre in sintonia con i titolari dai quali riceve la massima fiducia.
-  Controlla i fabbisogni in base alle giacenze e fa (o fa fare) ordini ai fornitori, verificando che  rispettino la data di consegna stabilita
-  Si adopera nei reparti di lavorazione per un continuo controllo mirando all’eliminazione delle improduttività oltre al mantenimento della qualità
E’ intuibile l’importanza di questa persona che, come è uso comune dire, “prende in mano le briglie del cavallo” e che funziona come legame fra reparti di produzione, tecnici ed amministrativi.

Il Responsabile di Produzione deve godere della fiducia e la collaborazione di tutto il personale per r ottenere risultati importanti come:
> la continua monitorizzazione del sistema organizzativo
> il rispetto giornaliero, settimanale e mensile per quantità e per fatturato
> la programmazione degli acquisti
> il costo a consuntivo di ogni ordine
> l’ulteriore riduzione delle improduttività
> etc.                                                              

Purtroppo questi obiettivi sono materia complessa e scarsamente applicata nelle falegnamerie e, nonostante si parli molto di dover gestire meglio la produzione, ancor oggi, poco è stato fatto.



mercoledì 13 giugno 2012

Le moderne case in legno. L'evoluzione con il XLam.


Finnforest
Abbiamo partecipato ad un interessante meeting sui sistemi di edilizia sostenibile, che sembra sia largamente sviluppabile nel prossimo futuro, di cui riportiamo il link del video.
Il sistema Cross Laminated Timber o XLAM (si scrive così ma si legge “cross lam”), è la realizzazione di un pannello in legno massiccio con spessore compreso tra i 60 e i 340 mm. a strati incrociati (3,5,7) e lavorato opportunamente per le svuotature, sedi di incastri etc. necessari al montaggio in cantiere.
Grazie all’incollaggio degli strati in maniera incrociata, è possibile ridurre al minimo il movimento del legno ottenendo un prodotto che frena il calore e sopporta carichi elevati.
Garantisce l’antincendio ed un buon isolamento acustico; un processo di asciugatura contribuisce al benessere di chi abita tali costruzioni.
Una mano decisiva è stata data dalle certificazioni, non solo della marcatura CE per i prodotti in legno strutturale, ma soprattutto con il certificato CE per pannelli XLam rilasciato dall’ente austriaco Holzcert per la valorizzazione del legno e delle specie arboree.





Con questi pannelli si costruiscono edifici “a progetto” anche multipiano (sembra siano stati realizzati edifici sino a 15 piani testati sulle piattaforme Giapponesi di Tsukuba) o, come capita più spesso, per villette a schiera e moduli di abitazioni di piccole unità.
Sul posto si assemblano le pareti, i solai, la copertura e la coibentazione interna. Infine si procede nella messa in opera del cappotto termico esterno.
Tutte le abitazioni sono considerabili antisismiche e soddisfano i requisiti per edilizia passiva e a basso consumo di energia.
Insomma un sistema apprezzato da progettisti e imprese edili, che considerano soluzioni prefabbricate, i metodi di costruzione a secco ed i tempi di montaggio, versatili e ridotti, quindi poco costosi.
Dal terremoto in Abruzzo e dall’esigenza di una rapida costruzione per abitazioni alternative, le caratteristiche del XLam, inserito nel progetto Sofie, sono state monitorate in continuo ed hanno confermato le prestazioni nel sistema con certificazioni antisismiche, al fuoco, al building physics e di durabilità. La tempistica varia con la dimensione, ma è possibile dire che, in media, 60 giorni bastano per consegnare le chiavi di una casa! Video2


  

Per una casa o ancor più per edifici strategici come caserme, ospedali, centri di raccolta, etc. se costruiti in XLam, sono da evidenziare:
1 il legno è un materiale totalmente rigenerabile, che motiva una netraulità di CO2 contribuendo alla  
   protezione climatica. Dati tecnici considerano la crescita arborea veloce ed ampia: nel solo Trentino
   250 mc. crescono in circa 2 ore.
2 le segherie abilitate debbono avere la Certificazione di Gestione Forestale PEFC
3 i collanti debbono essere in assenza totale di formaldeide, quindi solo poliuretanici
4 i pannelli di legno massiccio hanno capacità naturali difensive contro l’inquinamento
   elettromagnetico ed acustico
5 i pannelli Cross Lam assicurano una protezione REI 30 – 90 all’incendio, oggi anche con valori
   superiori
6 i giunti avvitabili consentono l’assorbimento e compensano le vibrazioni causate da un possibile
   sisma
7 il legno ha una struttura porosa con alta traspirazione, ciò protegge l’ambiente da batteri e muffe.
   In una casa in legno l’aria è cambiata 2 – 3  volte al giorno senza dispersione di calore.



Ci uniamo insieme alla voce del Prof. Ario Ceccotti, direttore Cnr-Ivalsanel dire:
"Il sogno, per noi appassionati del legno, è che questo materiale entri nella cultura tecnico-professionale e scientifica di tutti i progettisti italiani, così come lo è in altri paesi del mondo".


martedì 12 giugno 2012

Perché la falegnameria è paragonabile ad un'orchestra?


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In un'orchestra esiste una regola principale: 
deve esserci sintonia, altrimenti si stecca!


Lo stesso principio vale in una falegnameria.









In un’analisi di azienda, è apparso come il reparto di verniciatura fosse inadeguato alle esigenze del mercato ed incoerente ai sistemi di lavorazione della stessa azienda.
L’impianto, composto da una catenaria ad anello per il trasporto delle barre sia nel Flow-coating che in cabina di spruzzatura manuale, risulta idoneo solo alla lavorazione di grandi lotti.  

L’attuale situazione di mercato ha quindi obbligato l’azienda al servizio di verniciatori esterni, quale unico sistema per sopperire alle esigenze di piccole quantità e frequenti diversi colori.
Questo però ha creato altri problemi oltre ad un aggravio di costo: alcuni rifacimenti, rapidità di consegna, trasporti, etc.                                                                                                            
Inoltre i reparti di smacchinatura stanno producendo “su commessa”!                                            
Che stonatura per questa orchestra!      

Nell’elaborare il progetto di ammodernamento, abbiamo cercato e valutato molte soluzioni per ottenere un impianto di verniciatura veloce e flessibile e…..ammortizzabile, ma una sola ci ha convinti.
Questa soluzione s’inserisce nell’attuale impianto apportando solo alcune modifiche.                        

Il nuovo impianto si compone di:
> 1 stazione di appendimento con spolveratura automatica
> 1 nuovo Flow Coating dove il cambio del colore avviene tramite pescaggio automatico da apposite cisterne.  
Per le piccole quantità o colori a progetto si è scelto il pescaggio da fusto di 5 litri!
Il sistema funziona con una pompa per prodotti all'acqua, ugelli spruzzatori oscillanti a cono diffuso, circuiti di lavaggio e scarico.
Il lavaggio delle pareti verticali avviene con un dispositivo autopulente con tempo di lavaggio e cambio colore di circa 5 min.
> 1 verniciatrice automatica programmata in autoapprendimento e scanner di lettura verticale.    
La cabina, totalmente chiusa, ha un sistema di recupero vernici tramite telo che, oltre all’overspray frontale, raccoglie anche quello che cade al suolo, eliminando i tempi di pulitura e aumentando la quantità di vernice riutilizzabile.                                                                                                      
La pulizia del nastro viene effettuata da un dispositivo a spazzola umidificata ogni fine ciclo.  
 
VANTAGGI OTTENUTI CON LA VERNICIATRICE AUTOMATICA:
• l’impiego di una spruzzatura elettrostatica                                                                                            
• il recupero pressoché totale dell’overspray con notevole risparmio di vernice e del tempo di pulitura, oltre alla riduzione delle quantità da smaltire                                                                
• l’eliminazione dell’aspirazione, inquanto la sostituzione dei filtri avviene in un’armadiatura separata, di rapido e comodo accesso                                                                                                  
• l’eliminazione della polvere facilmente presente sui pezzi finiti                  
• l’eliminazione di overspray che consente di lavorare in ambiente salubre
• il cambio colore rapido, inquanto il telo antiaderente che raccoglie l’overspray ed il sistema di raschiatura a triplo rullo, consentono un cambio entro 3 – 5 minuti

Ecco i layout configurati prima e dopo l’intervento:






Evidenziamo questa soluzione in quanto, secondo lo studio fatto, è la migliore realizzazione su un impianto esistente ed in più garante delle caratteristiche descritte ad…..un costo “accettabile”!


venerdì 1 giugno 2012

Finanaziamenti in Toscana, Marche, Lombardia e Campania


Regione Toscana

I soldi che servono ad una qualunque attività sono molti e mancano sempre!
La regione Marche, la Toscana, la Lombardia, la Campania e certamente anche altre, ad esempio, finanziano totalmente il nostro servizio a falegnamerie che si evolvono nei processi e nei sistemi ERP.   
Perché non darci un’occhiata?










Il bando di esempio, definisce finalità e obiettivi:
Al fine di sviluppare la competitività del sistema produttivo, la Regione Toscana con il bando POR CReO 2007-2013 concede aiuti diretti alle imprese per il sostegno a progetti d'investimento innovativi ed immateriali ed in particolare a quelli finalizzati all'acquisizione di servizi avanzati e qualificati come definiti nel "Catalogo dei servizi per le PMI toscane dell'industria, dell’artigianato e dei servizi alla produzione".
Individua quindi l'entità dell'aiuto (contributi a fondo perduto) in una misura variabile del 30%-60% determinando la qualificazione del fornitore e la durata del progetto.
A titolo informativo, alleghiamo uno stralcio del testo che la Regione Toscana allega alla sua Home page, sperando che stimoli i titolari delle nostre falegnamerie a tenerne considerazione!



BANDO PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI CONTRIBUTO "AIUTI ALLE PMI PER L'ACQUISIZIONE DI SERVIZI QUALIFICATI" 


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Consulenza di Direzione
All'inizio di una crisi economica è necessario essere rapidi nell'assumere decisioni di cambiamento.    
La prima misura che viene in mente è la riduzione dei costi.
La seconda "cosa fare per ripartire?"
Bisogna saper mediare tra l'immediatezza e la ricerca di nuove strategie.                    
La terza fase è la ricerca degli strumenti necessari.  
Esistono nuovi strumenti, metodi e tecniche per migliorare l'organizzazione e renderla opportuna ai prossimi tempi?
La risposta è senza dubbio positiva e in più, ci sono i sostegni finanziari con fondo perduto.
E allora?
Allora occorre rivedere l’azienda, i processi di lavorazione e l’organizzazione nel suo insieme, programmandola con quegli strumenti che possano incrementare la produttività e l’abbassamento dei costi agendo nell'area servizi.
Per innovare, bisogna che, nella filiera, ciascuno faccia bene il mestiere che sa fare e che ricorra agli altri per tutte le altre cose che non sono “core” per lui.
Per realizzare tutto ciò, sono necessarie competenze acquisibili ricorrendo a specialistiche società di consulenza.


Servizi qualificati: contributi alle imprese in Toscana
La Regione Toscana ha stanziato un fondo di oltre 10 milioni di euro a favore delle piccole e medie imprese locali, finalizzato a promuovere l’acquisizione di servizi qualificati e progetti altamente innovativi: il bando prevede finanziamenti a fondo perduto destinati anche alle microimprese e start-up.
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Finanziamenti a fondo perduto
Il bando per l’acquisizione di servizi qualificati destinato alle Pmi toscane, nato nel 2008, è stato rifinanziato dalla Regione Toscana per tutto il 2012 ed oltre e si caratterizza per la tipologia di interventi per i quali possono essere erogati i contributi a fondo perduto.
Si tratta infatti di investimenti volti a favorire l’innovazione e a rendere le imprese più competitive anche attraverso l’avvio di programmi innovativi, come ha affermato l’Assessore alle Attività Produttive Gianfranco Simoncini.



Investimenti minimi di 35 mila euro
I fondi regionali serviranno a coprire le spese relative ai servizi di consulenza mirati a incentivare l’innovazione, grazie anche al supporto di personale qualificato.
Il bando fissa sia l’importo massimo dell’investimento sia quello minimo, che tuttavia può variare in funzione delle dimensioni dell’impresa: si parte con dei minimi di 7,5 mila euro per le microimprese, 12,5 mila euro per le piccole, 20 mila euro per le medie imprese e 35 mila euro per consorzi e raggruppamenti di imprese.   Il bando aggiornato è scaricabile dal sito di Confindustria Toscana.

Tipologia di spesa ammissibile
Le tipologie di servizi qualificati ammissibili all’aiuto si dividono in due aree:
1. servizi qualificati di primo livello
2. servizi qualificati specializzati   etc.
Per la definizione di tali servizi e delle spese ammissibili per ciascuna specifica tipologia si rimanda al Catalogo allegato.    Le spese per l’acquisizione di servizi qualificati ammissibili all’aiuto, conformemente a quanto previsto nella Comunicazione della Commissione (2006/C 323/01) artt. 5.6 e 5.7, sono riconducibili alle seguenti tipologie:
a) servizi di consulenza in materia di innovazione;
b) servizi di supporto all’innovazione; etc.          
                                                                                 
Requisiti relativi al fornitore
Le imprese debbono presentare domanda con riferimento ad una specifica area e richiedere fino a due servizi per area e per ogni apertura quadrimestrale del bando, nel caso vi sia un beneficio rilevante dalla gestione integrata di più attività.
Attraverso i servizi indicati alla tipologia “a” l’impresa beneficiaria accede a prestazioni consulenziali funzionali al conseguimento degli obiettivi del progetto d’investimento, mediante un rapporto diretto con i fornitori dei servizi individuati.
L’impresa sceglie liberamente il fornitore dei servizi che intende utilizzare per la realizzazione del progetto d’investimento.
I servizi devono essere documentati da bozze di contratti e/o di lettere d'incarico e/o preventivi, indicanti l'oggetto e l'importo della prestazione, che devono essere allegate alla domanda, unitamente alla "scheda fornitore" ed al curriculum vitae del fornitore e degli esperti incaricati dal fornitore stesso.
Nella predisposizione della "scheda fornitore" il fornitore provvederà ad autocertificare, l'esperienza maturata indicando, previa acquisizione di autorizzazione al trattamento dei dati personali, il nominativo di almeno tre clienti dell'ultimo triennio e la descrizione dell'attività svolta per gli stessi.
Andate e guardate il sto regionale, ci sono ampie casistiche collegate a forme d’investimento finanziato e non solo attinenti alla consulenza.
Sperando sia utile, salutiamo chi ha “voglia di fare” e chi…..."farà"!