sabato 12 maggio 2012

Lo sapete che tagliare un albero fa bene a tutto il mondo?


www.WPeople.it

In questi ultimi anni, le aziende produttrici di Pvc, hanno promosso, con investimenti di milioni di dollari, campagne pubblicitarie dove hanno largamente sfruttato motivazioni sulla deforestazione e la perdita di biodiversità, creando una negativa immagine nell’utilizzo del legno.
Uno dei messaggi più forti riportato come slogan, è stato “salva un albero, usa il Pvc”.
Questa informazione non è corretta e vi spieghiamo il perché.
Molti di noi pensano, per cattiva informazione, che se vengono tagliati gli alberi il pianeta resta senza “polmone verde” e quindi è meglio utilizzare prodotti alternativi e lasciare gli alberi al loro posto. Questo sarebbe un grande errore strategico, visto che possiamo pulire l’aria solo abbattendo gli alberi. Se non credete a queste parole vi descriviamo un esperimento che potrete anche leggere sul sito di PIOLI & RAMO, azienda di infissi di Tolentino (MC), che ha seguito accuratamente questo argomento.



Prendete un vaso che contenga, diciamo, 1 kg di terra. Mette un seme, diciamo di mais.
In 3 mesi avrete una pianta alta circa 2 m. Sradicatela, essiccatela completamente e mettetela su di una bilancia: vedrete che peserà circa 2 kg.
Se a questo punto ripesate la terra del vaso vedrete che pesa ancora 1 kg.
Da dove provengono dunque quei 2 kg di materiale organico vegetale che avete nelle mani?
Vengono dall’aria! La pianta con il processo di fotosintesi, utilizzando l’energia del sole ha prelevato dall’atmosfera l’anidride carbonica e l’ha trasformata in mattoni per la sua crescita, restituendo al suo posto ossigeno.
In altre parole quella che voi chiamate pianta altro non è che 2 kg di anidride carbonica.
Se infatti la bruciassimo la situazione tornerebbe allo stadio iniziale.



Come vediamo dall'immagine, per nascere e per crescere, l'albero si serve dell'anidride carbonica (gas che ha contribuito alla formazione dell'effetto serra") che poi trasforma in ossigeno. Questo fenomeno definito "fotosintesi clorofilliana", quando la pianta è matura e ha smesso di crescere, si blocca. Quindi, se vogliamo respirare aria pulita, dovremo tagliare tutti gli alberi vecchi e piantarne di nuovi.
Perché a questo punto, non utilizzare tutto questo legno per produrre qualcosa di utile?


1 commento:

  1. L'articolo è interessante. Ho approfondito l'argomento leggendo la relazione inserita nell'area downloads.
    Purtroppo le riviste di settore non fanno altro che sostenere la superiorità del PVC rispetto al legno per la realizzazione di finestre e anche al MADE EXPO 2011 erano veramente numerosi i macchinari esposti per la lavorazione dei profili in pvc.
    Questo materiale si è notevolmente diffuso grazie alla semplicità di lavorazione e ai costi ridotti. Alcuni nostri clienti acquistano direttamente le finestre complete dalla Polonia e nonostante ciò, il costo resta competitivo.
    Sono favorevole anch'io all'uso del legno come materia prima per le finestre, legno da foreste certificate chiaramente. Da sottolineare secondo me l'impatto complessivamente positivo sull'ambiente dell'impiego del legno: è l'unica materia prima il cui uso non comporta un incremento delle emissioni di CO2: anche bruciandolo (a fine ciclo di vita) non si contribuisce all'effetto serra, in quanto l'anidride carbonica rilasciata equivale a quella "incamerata" nei tessuti vegetali. Anzi, come emerge da questo articolo, il rinnovamento forestale contribuisce ad assorbire CO2 dall'aria!
    Spero in un impegno "pubblicitario" nella diffusione dei vantaggi ambientali del legno rispetto al pvc...

    RispondiElimina