mercoledì 13 giugno 2012

Le moderne case in legno. L'evoluzione con il XLam.


Finnforest
Abbiamo partecipato ad un interessante meeting sui sistemi di edilizia sostenibile, che sembra sia largamente sviluppabile nel prossimo futuro, di cui riportiamo il link del video.
Il sistema Cross Laminated Timber o XLAM (si scrive così ma si legge “cross lam”), è la realizzazione di un pannello in legno massiccio con spessore compreso tra i 60 e i 340 mm. a strati incrociati (3,5,7) e lavorato opportunamente per le svuotature, sedi di incastri etc. necessari al montaggio in cantiere.
Grazie all’incollaggio degli strati in maniera incrociata, è possibile ridurre al minimo il movimento del legno ottenendo un prodotto che frena il calore e sopporta carichi elevati.
Garantisce l’antincendio ed un buon isolamento acustico; un processo di asciugatura contribuisce al benessere di chi abita tali costruzioni.
Una mano decisiva è stata data dalle certificazioni, non solo della marcatura CE per i prodotti in legno strutturale, ma soprattutto con il certificato CE per pannelli XLam rilasciato dall’ente austriaco Holzcert per la valorizzazione del legno e delle specie arboree.





Con questi pannelli si costruiscono edifici “a progetto” anche multipiano (sembra siano stati realizzati edifici sino a 15 piani testati sulle piattaforme Giapponesi di Tsukuba) o, come capita più spesso, per villette a schiera e moduli di abitazioni di piccole unità.
Sul posto si assemblano le pareti, i solai, la copertura e la coibentazione interna. Infine si procede nella messa in opera del cappotto termico esterno.
Tutte le abitazioni sono considerabili antisismiche e soddisfano i requisiti per edilizia passiva e a basso consumo di energia.
Insomma un sistema apprezzato da progettisti e imprese edili, che considerano soluzioni prefabbricate, i metodi di costruzione a secco ed i tempi di montaggio, versatili e ridotti, quindi poco costosi.
Dal terremoto in Abruzzo e dall’esigenza di una rapida costruzione per abitazioni alternative, le caratteristiche del XLam, inserito nel progetto Sofie, sono state monitorate in continuo ed hanno confermato le prestazioni nel sistema con certificazioni antisismiche, al fuoco, al building physics e di durabilità. La tempistica varia con la dimensione, ma è possibile dire che, in media, 60 giorni bastano per consegnare le chiavi di una casa! Video2


  

Per una casa o ancor più per edifici strategici come caserme, ospedali, centri di raccolta, etc. se costruiti in XLam, sono da evidenziare:
1 il legno è un materiale totalmente rigenerabile, che motiva una netraulità di CO2 contribuendo alla  
   protezione climatica. Dati tecnici considerano la crescita arborea veloce ed ampia: nel solo Trentino
   250 mc. crescono in circa 2 ore.
2 le segherie abilitate debbono avere la Certificazione di Gestione Forestale PEFC
3 i collanti debbono essere in assenza totale di formaldeide, quindi solo poliuretanici
4 i pannelli di legno massiccio hanno capacità naturali difensive contro l’inquinamento
   elettromagnetico ed acustico
5 i pannelli Cross Lam assicurano una protezione REI 30 – 90 all’incendio, oggi anche con valori
   superiori
6 i giunti avvitabili consentono l’assorbimento e compensano le vibrazioni causate da un possibile
   sisma
7 il legno ha una struttura porosa con alta traspirazione, ciò protegge l’ambiente da batteri e muffe.
   In una casa in legno l’aria è cambiata 2 – 3  volte al giorno senza dispersione di calore.



Ci uniamo insieme alla voce del Prof. Ario Ceccotti, direttore Cnr-Ivalsanel dire:
"Il sogno, per noi appassionati del legno, è che questo materiale entri nella cultura tecnico-professionale e scientifica di tutti i progettisti italiani, così come lo è in altri paesi del mondo".


8 commenti:

  1. Ciao a tutti, anche io come voi sto seguendo il tema delle case in legno. Per divulgare questa possibile trasformazione dell'edilizia, metto l'articolo che ho letto sulla nazione.

    Firenze, 23 maggio 2012 - E' iniziato l'abbattimento degli edifici ex Esselunga ed ex Cpa di viale Giannotti: al loro posto verranno costruiti 45 appartamenti adibiti a edilizia popolare in legno, del tutto ecosostenibili. Al dare il via ufficiale ai lavori di demolizione erano presenti, tra gli altri, il sindaco Matteo Renzi, Luca Talluri, presidente di Casa spa e Vincenzo Esposito, direttore di Casa spa.

    Nell’area sorgevano fino agli anni ’70 le fabbriche Longinotti. Dopo un lungo intervento di recupero adesso sono stati già realizzati un centro commerciale, un centro culturale e alcune piazze e parcheggi. A settembre scorso, nell’ambito dell’iniziativa dei Cento luoghi, è stata inaugurata una ludoteca, tutta realizzata in legno, con il sistema costruttivo a compensato di tavole a strati incrociati, denominato XLAM, che garantisce alti standard di sicurezza sismica, tempi di realizzazione rapidi grazie alla costruzione completamente a secco e basso impatto ambientale, sia in termini di emissioni di CO2, consumi di energia e utilizzo di materie prime.

    Allo stesso modo saranno realizzati i nuovi alloggi, 45 in tutto, che andranno ad aumentare l’offerta di edilizia residenziale pubblica. Saranno costruiti due edifici, uno alto sei piani per 39 alloggi, e l’altro alto tre piani per 6 alloggi, con una superficie utile di circa 4.400 metri quadrati.

    I lavori di recupero sono stati in parte finanziati dal ministero delle Infrastrutture (oltre 2,5 milioni), in parte dalla Regione (circa cinque milioni ) e con fondi Erp di Casa spa (mezzo milione). Le case dovrebbero essere ultimate entro la primavera 2014.

    “Al posto di edifici dismessi - ha sottolineato il sindaco Matteo Renzi - nasceranno nuove case popolari in legno a impatto zero, proprio accanto al Centro di arte contemporanea. La zona diventerà un luogo vivibile e sostenibile. Questa è la Firenze che vogliamo: una città verde, leader della sostenibilità”.

    http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/2012/05/23/717467-demolizione-esselunga-viale-giannotti.shtml

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  2. Dopo anni di studi nela settore della bioedilizia e della biarchitettura, ritengo che la tecnologia xlam non sia la soluzione migliore nel campo della bioedilizia. Le case migliori sono realizzate in tecnologia a telaio che richiedono un maggiore tempo di edificazione ma senza dubbio sono molto piu performanti, per maggiori informazioni visitate http://www.urbangreen.it

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    1. Le tecniche costruttive presentano, come sempre, vantaggi e svantaggi e credo che in buona parte sia come dici. Sarebbe interessante un tuo approfondimento, vista la competenza in materia. Importante che si divulghino sempre più, aiutando la filiera, dalla cura dei boschi in poi. Ci fa comunque piacere che il sindaco Renzi promuova queste costruzioni e vorrei segnalare che la Regione Toscana ha in atto finanziamenti per progetti di rilancio di abitazioni a riscatto e minor costo. Come la città di Torino e forse anche tante altre. Ci auguriamo adeguate al prossimo futuro. Grazie e saluti Roberto

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  3. Riguardo a quello che dice "caseinlegno", se si riferisce ai pannelli OSB di sicuro sono più performanti da alcuni punti di vista. C'è da dire che vengono incollati con colle contenenti formaldeide.
    Ogni metodo costruttivo ha i suoi vantaggi e svantaggi, come detto da roberto.
    Una cosa è sicura, bisogna costruire con queste nuove tecnologie che non hanno nulla da invidiare all'edilizia convenzionale.
    Noi realiziamo case in legno, vi lascio il link del sito nel caso fosse interessati: http://www.qbosrl.com

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  4. Mi sento tirato in causa e rispondo volentieri. Anzitutto grazie della partecipazione e per le strutture delle case in legno avrei molto da dire, inquanto i sistemi e le filosofie sono molteplici, come i pareri di ognuno. Quello che mi sembra interessante è stimolare un dialogo tra persone perchè il futuro andrà sempre più in questa direzione, per costi, per motivi tecnici, tellurici, bioedilizie, recuperi energetici, etc. Poi gli approfondimenti tecnici e tecnologici. Ad altro post. Ciao a tutti Roberto PS: vedrò subito il link.

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  5. Invito tutti i lettori di questo interessante Blog, a leggere l'artico esposto qua sotto. Inserisco anche il link: http://www.businesspeople.it/Ambiente/Green-living/La-rivincita-del-legno_38086

    Noi l’abbiamo fatto, ma a pensarci bene potrebbe avere poco senso domandare a chi lavora il legno in cosa consiste il suo impegno per la sostenibilità ambientale. Dalla notte dei tempi, il legno è il materiale più naturale e a basso impatto che l’uomo abbia mai utilizzato per soddisfare una moltitudine di esigenze. Prima tra tutte, quella del riparo, della casa. Le colate di cemento armato e il partito del calcestruzzo ci hanno fatto quasi dimenticare quanto il legno fosse resistente, versatile, duttile (perché riciclabile o facilmente smaltibile, e adatto a essere adoperato in zone ad alto rischio sismico) e, perché non dirlo, bello da vedere e da toccare. Solo negli ultimi anni la sensibilità ecologica che ha investito il mass market ha avuto come effetto collaterale la riscoperta di questa risorsa. Che se in passato, quando non era trattata opportunamente, destava qualche perplessità per la sua infiammabilità, adesso è tornata alla ribalta. E prepotentemente. «Uno studio che abbiamo condotto lo scorso anno dice che dal 2010 al 2015 il volume di mercato delle strutture edilizie in legno è destinato a raddoppiare», dice Emanuele Orsini della Sistem Costruzioni di Solignano (Mo). «Il settore è quintuplicato negli ultimi due-tre anni, e si prevede un ulteriore raddoppio nel medio termine», conferma Paolo Ninatti, titolare dell’Industria Legnami Tirano, nonché presidente di Assolegno (l’Associazione delle industrie prime lavorazioni e costruzioni in legno all’interno di FederlegnoArredo). «La cosa interessante», continua, «è che già oggi questo tipo di materiale è competitivo rispetto a quelli utilizzati nelle tecniche tradizionali. Non solo in termini di comfort, sostenibilità, facilità di smaltimento e riciclo, ma anche rispetto ai costi. Basti pensare che con qualche centinaio di unità realizzate in Europa siamo riusciti a ottenere costi comparabili a quelli dell’edilizia in muratura. Considerato che parliamo di un prodotto relativamente nuovo, le premesse sono molto buone. A questo ritmo, credo che la quota di mercato delle strutture in legno crescerà rapidamente, e nel giro di un decennio passeremo dall’attuale 3% al 15%, il livello che è stato già raggiunto nelle nazioni confinanti».

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  6. http://www.casaspa.it/informazioni/fi_16.asp anche noi vi segnalamo questo esempio!

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  7. Ciao Elisa interessante realizzazione ed altrettanto le prossime previste. Speriamo che Renzi faccia....il suo dovere! Anche in questo settore che potrebbe rilanciare un pò di edilizia. Noi lavoriamo molto con gli infissai e ti garantisco che sono tutti con il....per terra. A presto mi auguro.

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